Disturbi di peso, dolore, stanchezza e malessere: quando il fai da te deve lasciare spazio a un aiuto esterno?
- Nicola D'Adamo
- 16 mar
- Tempo di lettura: 3 min
Grazie ai contenuti sempre più accessibili sul web e agli studi statistici con casistiche sempre più precise, il fai da te per migliorare salute e benessere è diventato una pratica comune. Ma quando queste soluzioni autodidattiche dovrebbero essere sostituite dall’intervento di professionisti specializzati?

Molte persone, nel tentativo di migliorare la propria qualità della vita, adottano strategie fai da te per gestire il disagio e il malessere. Sebbene alcune di queste soluzioni possano offrire un sollievo temporaneo, spesso si rivelano semplici strategie di compensazione che non affrontano il problema alla radice. La dipendenza da caffè, zuccheri e grassi, l'uso eccessivo dello sport, di distrazioni come i social media; le decisioni radicali come il cambio frequente di lavoro o la fine di relazioni alle prime difficoltà sono esempi di scelte che possono mascherare un disagio più profondo.
Quali sono le conseguenze a medio-lungo termine di queste strategie di compensazione? Quand'è il momento di cercare un aiuto esterno?
Il circolo vizioso dell’adattamento superficiale
Adottare soluzioni rapide per evitare un disagio porta spesso a scaricare le proprie resonsabilità e a un ciclo ripetitivo di insoddisfazione. Inoltre, il fai da te può generare uno sforzo eccessivo e un’aumentata produzione per esempio di cortisolo, con effetti sempre più negativi sulla salute e sul benessere. Si cerca sollievo attraverso cambiamenti esterni, ma senza una reale trasformazione interiore si rischia di diventare sempre più stanchi, affaticati e insoddisfatti. Le conseguenze possono estendersi anche al sistema metabolico, ormonale e immunitario, contribuendo a problemi di sovrappeso, dolore fisico e a un costante abbassamento di risultati e autostima. È molto comune accanirsi su un sintomo come il mal di schiena o l'insonnia senza prendere in considerazione la nostra storia e i comportamenti personali della quotidianietà.
Gli errori più comuni nel fai da te del benessere
Spesso, nel tentativo di migliorare il proprio benessere in autonomia, si commettono errori che peggiorano la situazione. Eccone alcuni esempi:
Eccesso di allenamento o inattività: Spesso si passa da periodi di totale sedentarietà a sessioni di esercizio intense senza una progressione adeguata, causando infortuni o stress eccessivo sul corpo.
Diete drastiche e non bilanciate: Seguire regimi alimentari estremi trovati online senza una reale personalizzazione può portare a carenze nutrizionali e a un metabolismo rallentato.
Utilizzo eccessivo di integratori: Assumere vitamine e altri prodotti senza una reale necessità, magari perché “di moda”, può affaticare il fegato e non sempre apporta benefici concreti.
Autodiagnosi e soluzioni errate: Cercare risposte ai propri sintomi su internet e adottare cure fai da te, invece di rivolgersi a un esperto, può portare a diagnosi errate e trattamenti inefficaci o dannosi.
Sottovalutare il riposo e il recupero: Pensare che più attività significhi più risultati e trascurare il sonno e i momenti di recupero può generare stanchezza cronica e squilibri ormonali.
Ignorare i segnali del corpo: Dolori ricorrenti, mal di testa, difficoltà digestive o spossatezza possono essere segnali di squilibri più profondi, che richiedono un approccio più strutturato.

Quando il fai da te non basta più
La continua ricerca di sollievo temporaneo può avere nel medio/lungo termine effetti negativi sulla salute fisica, mentale ed emotiva. La pigrizia o l'iperattività, l’ansia e lo stress possono aumentare, mentre l'energia, la lucidità e la capacità di affrontare e risolvere le difficoltà si riducono. Nel lungo termine, questa dinamica può minare la stabilità emotiva, relazionale e lavorativa, creando un senso di insoddisfazione cronica. È in questi momenti che rivolgersi a un esperto diventa fondamentale: professionisti della salute e del benessere a 360° o terapeuti specializzati in discipline olistiche scientifiche possono offrire strumenti concreti per affrontare le difficoltà in modo strutturato ed efficace.
La vera strada verso il benessere
Affrontare il disagio in modo autentico significa mettersi in discussione, lavorare sulla propria consapevolezza e sviluppare strumenti interiori per gestire le difficoltà. Questo può avvenire attraverso l'utilizzo di strumenti ad hoc, una formazione mirata, l’introspezione e, nei casi più complessi, l’aiuto di un professionista che possa guidare in un percorso personalizzato di trasformazione consapevole.
Il benessere autentico non si ottiene con soluzioni rapide o con il solo fai da te, ma con un percorso graduale di crescita personale che permette di trasformare le difficoltà in opportunità di evoluzione.
Due domande per riflettere e are un passo nella direzione giusta sono:
Dove disperdo le mie energie?
Quali sono i segnali nel corpo e nei comportamenti che mi avvisano degli errori che compio?
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